Pozza di Fassa, convegno “Dolomiti Patrimonio UNESCO. Obiettivo mobilità” con Transdolomites

Da il 20 marzo 2012

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Venerdì 23 marzo 2012 nell’Auditorium delle scuole medie di Pozza di Fassa , ore 14,00  Transdolomites organizza il convegno ; ” Dolomiti Patrimonio UNESCO. Obiettivo mobilità”
Si tratta del seguito del convegno che si svolse a Trento l’11 e 12 novembre 2012  rappresentando un’evoluzione di quest’ultimo.
Dopo avere fatto un percorso che in più eventi ha avuto come ospiti delegazioni svizzere, austriache ed italiane, questa volta ci si concentra su un territorio ben definito , quello delle Dolomiti Patrimonio UNESCO per concentrarsi sul problema mobilità che assilla questo territorio andando ad analizzare soluzioni proponibili . L’obiettivo sul quale ci si concentra è quello della mobilità ferroviaria. E’ la prima volta che organizziamo un evento di questo tipo con il quale la volontà è quella di promuovere un ragionamento per una politica della mobilità che veda le Dolomiti al centro di un progetto ferroviario che derivi da un lavoro di squadra e non una sommatoria di interventi disarticolati.

I lavori del convegno partono da un percorso storico che rifacendosi alle ex ferrovie Ora-Predazzo e della Val Gardena conduca alle proposte per il futuro per ideare un modello di mobilità sostenibile nella regione dolomitica.
Questo percorso , evidenziato nel programma in allegato, prevede che in sala sia allestito un angolo allo scopo dedicato con esposizione i libri recentemente pubblicati a riguardo delle due ferrovie, i dvd del documentario prodotto dal regista Luis Walter ed alcune stampe risalenti alla fine 1800, inizio 1900 tra cui le stazioni previste nel progetto esecutivo degli Ingegneri Stern & Hafferl di Vienna che hanno curato la progettazione della ferrovia Lavis- Cembra-Cavalese-Predazzo-Moena che non fu però realizzata perchè si giunse poi alla costruzione della Ora-Predazzo.
Al convegno oltre ai relatori in scaletta  sarà presente appunto anche  Luis Walter, il regista che ha curato la produzione del documentario sul treno della Val di Fiemme la cui proiezione è inserita nel programma.
Il dibattito sulla mobilità ferroviaria ha stimolato varie riflessioni . Altre non sono state ancora affrontate nel modo dovuto ma da subito siamo obbligati  a valutare  il crescente costo dei carburanti e di conseguenza il lievitare dei costi dei trasporti. Costi che gravano sempre più sui bilanci delle famiglie e aziende. Ciò significherà in futuro un considerevole  danno anche per il settore del turismo . Quando l’impennata dei costi dei carburanti andrà salendo in via esponenziale nei prossimi anni  ciò porterà  alla paralisi dell’economia in assenza di alternative sostenibili nel settore dei trasporti.
L’inquinamento ambientale e la necessità di adeguarsi agli indirizzi europei in tema di riduzione delle emissioni degli inquinanti e la mobilità nei centri abitati faranno della ferrovia la soluzione che verrà incentivata. Ed i territori dolomiti non potranno sottrarsi a questa riflessione che oggi più che mai appare irrinunciabile.
Dunque diversificare le soluzioni di mobilità tra loro coordinate  sarà la soluzione del futuro; quindi non solo gomma ma un mix tra gomma, ferro,fune.
Il convegno di Pozza assume un’importanza particolare non solo per il salto di qualità del dibattito che esso propone ma anche per il raggio d’azione sempre più ampio  proposto dalla  pluriennale attività di Transdolomites.
Prova di ciò  è l’interesse  del quotidiano sudtirolese in lingua tedesca Dolomiten che sta seguendo l’evento. Segno di un’attenzione che si sta consolidando anche nella prov. di Bolzano attorno all’idea della ferrovia dell’Avisio e le opportunità che deriverebbero da essa per poter giungere  alla  riproposizione della ferrovia da Ora in direzione Fiemme. Non come antagonista ma come integrazione.
Pur vista nel lungo periodo se questo scenario dovesse concretizzarsi le valli di Fiemme e Fassa verrebbero ad avere due punti di accesso ferroviari strategici; uno per il traffico proveniente dal sud Italia e l’altro per quello dal nord Europa.
Ferrovia non solo per le valli dell’Avisio ma anche per le valli Gardena e Badia ed a riguardo di questi scenari verrà allestita in sala convegno la mostra dei lavori prodotti dagli studenti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento seguiti dall’Arch. Giuseppe Scaglione e dall’Arch. gardenese Thomas Demetz.
Ecco spiegato  il motivo degli inviti inoltrati a tutti i sindaci della Bassa Atesina, Gardena, Badia, Pusteria ed ai sindaci di Bolzano e Trento.
Anche Svizzera e Austria sono interessate al lavoro di Transdolomites tanto che alcune case editrici e organi d’informazione oltreconfine hanno fatto richiesta del nostro materiale.
Importante sottolineare come anche dai settori dell’economia parta un convinta attenzione nei confronti della ferrovia in ambito dolomitico.
Confindustria Belluno ha infatti da circa due anni commissionato allo studio di Willi Hüsler una ricerca per valutare il potenziale ferroviario della Prov. di Belluno. La sintesi dello studio in oggetto verrà presentata a Pozza. Ferrovia come capitale sul quale investire in favore dei residenti a particolarmente per il turismo.
Invitati al convegno ; l’Assessore Mauro Gilmozzi, il Presidente Lorenzo Dellai ( non ancora pervenuta la conferma di partecipazione) e l’Assessore ai Trasporti Thomas Widmann per la Provincia di Bolzano.
L’invito di partecipazione è aperto a tutti.
Massimo Girardi Presidente di Transdolomites. Tel 320.4039769

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