Trandolomites chiama, Fassa non risponde..

Da il 14 febbraio 2013

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” Albert Einstein, ebbe a dire che ” è più facile rompere un atomo che un pregiudizio”.

E’ una frase che calza a pennello con il percorso che dal 2009 ad oggi ha accompagnato l’idea progettuale della ferrovia Trento-Valli dell’Avisio. Questo ancor più se guardiamo la valle di Fassa ove una sistematica assenza ad ogni momento di confronto non può certo contribuire a dare risposte a dubbi o riserve .
La mancanza di conoscenza non può certamente essere l’ingrediente ideale per arrivare a fare delle scelte.
Nel 2011 e poi anche successivamente lungo tutto il percorso proposto dallo studio Qnex gli ingegneri ferroviari hanno compiuto dei sopralluoghi da Trento sino alla Valle di Fassa e nessuna minimamente palesato alcun dubbio sulla fattibilità dell’opera e l’inserimento del percorso nel territorio. Proprio la valle di Fassa risulta essere la valle ove più semplice risulta l’inserimento della linea ferroviaria.
L’obiettivo , come sempre dichiarato, è quello di partire dalla proposta Qnex per migliorare la proposta finale ed è quello che si sta facendo.
Comunque sia, il nullaosta giunto dai Sindaci dei Comuni della valle di Fassa va accolto con favore .
Ma in attesa di questo non siamo stati con le mani in mano. Nel gennaio scorso è stato concordato con il Curatorio dei beni culturali industriali della Provincia Autonoma di Bolzano un accordo di collaborazione sul tema della ferrovia. Il Curatorio è un’associazione di alto livello professionale con molti contatti in Italia, Austria, Svizzera, Germania.

Si occupa del recupero dei siti industriali di interesse artistico ma con un visione che non si limita al puro recupero . Nel caso delle ferrovie l’obiettivo condiviso è quello di puntare alla rimessa in servizio delle ferrovie locali oggi non più in attività ed il progetto della Trento- Penia di Canazei ed nell’eventualità della Ora-Valli di Fassa e Fiemme rientrano negli accordi di collaborazione.
A fine gennaio ho incontrato Marco Melchiori , Direttore di Confindustria Belluno, associazione che da tempo va proponendo il collegamento ferroviario Venezia-Cortina-Zermat detto anche Treno delle Dolomiti.
Anche qui l’accordo di collaborazione cui si è giunti riguarda la questione ferroviaria; creare una squadra con intenti ed obiettivi condivisi per presentarsi a livello nazionale ed internazionale con una idea progettuale il più possibile strutturata; quella della Regione delle Dolomiti messa in rete con le ferrovie di montagna. L’auspicio è che anche Confindustria a Trento colga l’occasione ad essere parte di questa squadra.
Il primo passo congiunto di Transdolomites e Confindustria Belluno sarà quello di presentarsi assieme dinanzi agli investitori stranieri.
Per questo Transdolomites ha preso nuovamente contatto con il Segretariato Generale della Camera di Commercio Svizzera a Milano per chiedere di poter utilizzare la loro struttura per una presentazione pubblica dei progetti ferroviari dinanzi d una platea qualificata di potenziali investitori.

Abbiamo già ottenuto la documentazione per formalizzare la richiesta e prevediamo di essere a Milano nel maggio 2013.
Tra maggio-giugno 2013, Transdolomites si attiverà per organizzare in Trentino un importante evento di livello nazionale se non europeo sul tema delle ferrovie secondarie. Non un convegno accademico ma dagli obiettivi prettamente progettuali.

L’attenzione degli esperti di ferrovie si sta concentrando in questi tempi proprio sulle potenzialità delle ferrovie di montagna per la mobilità dei residenti e del turismo. L’idea che fu degli Ingegneri Baudracco e Lanzerotti oggi è più che mai attuale ; quella del collegamento ferroviario tra la Svizzera e le Dolomiti.

Quindi l’appuntamento che Transdolomites andrà a proporre punterà a portare al convegno una platea selezionata di investitori per il settore ferroviario.

Cordialmente.

Massimo Girardi
Presidente di Transdolomites
Cell. 320.4039769

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