I soccorsi della Val di Fassa e la loro corsa contro il tempo!

Da il 18 agosto 2013
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I veri eroi sono loro, i soccorritori che ieri, durante i primi interventi in Val di Fassa, hanno dato il meglio per poter fronteggiare la tragedia che da subito ha lasciato tutti senza parole.

Secondo la  ricostruzione dei primi soccorsi, alcuni turisti che erano in gita al Passo San Nicolò , verso le 16.00 del pomeriggio di ieri, hanno visto del fumo provenire da un costone di roccia poco distante da loro, vicino al Rifugio Cotrin. La zona dell’impatto infatti, si trova tra il rifugio Contrin e il Passo Ombretta sotto la parete ovest della Marmolada, in prossimità della forcella Marmolada a 2800 mt di quota, vicino al versante che guarda Alba di Canazei, al confine fra Trentino, Alto Adige e Veneto. Gli escursionisti, spaventati e insospettiti, hanno immediatamente chiamato il 118 di Trento perché hanno visto una grande quantità di fumo provenire dal costone.

Il 118, immaginando che potesse esser accaduto qualcosa a carattere sanitario, ha subito inviato l’elicottero più vicino dell’Aiut Alpin  Dolomites sul luogo descritto. Una scelta giusta , dato che in casi d’emergenza come questi , da protocollo, si invia l’elisoccorso più vicino. L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, intervenuto immediatamente alle 16.17, ha subito notato delle fiamme molto alte sul luogo dell’incidente , mentre il fumo era diminuito. I soccorritori, arrivati dalla parte del Rifugio Falier, sono atterrati su una piccola  piazzola di fortuna, poco distante dal ghiaione dov’è precipitato l’aereo. Appena sbarcati  i pochi soccorritori presenti a bordo si sono tutti dati da fare usando l’estintore d’emergenza presente a bordo, ma insufficiente per un incendio così esteso come quello trovato davanti ai loro occhi. Nel frattempo, l’elicottero è andato sparato a Canazei, dove vi era ad attenderlo  la postazione dell’elisoccorso della protezione civile, dove sono saliti a bordo un altro soccorritore alpino ed un vigile del fuoco di Canazei , subito offertisi per dare una mano , avendo già recuperato 5 estintori utili per domare l’incendio.  Nel frattempo, sono partiti altri due elicotteri: uno da Pieve di Cadore, sul versante bellunese della Marmolada, ed un elicottero partito da Trento con a bordo dei vigili del fuoco del gruppo permanente di Trento, muniti di altri estintori.

Presente a coordinare le squadre di soccorso anche Gino Comelli, Capo del Soccorso Alpino Alta Fassa, che si è dato molto da fare per coordinare le prime manovre di soccorso, dato che il posto dov’è avvenuto l’impatto è una zona impervia e molto scoscesa. L’aereo, un  piccolo Cesna 172, quadriposto , si è spezzato in due durante lo schianto. I tre passeggeri sono stati trovati all’interno dell’abitacolo completamente carbonizzati, mentre un passeggero, probabilmente il pilota, è stato trovato sotto un’ala del piccolo piper, ma nemmeno per lui c’è stato nulla da fare. E’ morto sul colpo.

Per la dinamica dell’incidente ed i vari accertamenti del caso  è stata interessata  immediatamente la Polizia Giudiziaria, nella figura  del maresciallo  di Vigo di Fassa, per rilevare i corpi e gli ENAC  (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Secondo le prime ricostruzioni dei soccorritori. Con tutta probabilità, l’incidente è avvenuto per un errore di calcolo del pilota. L’aereo , partito da Bolzano, arrivava dal Trentino, passando sopra al rifugio Contrin per attraversare il Passo Ombretta, nell’avvicinarsi alla parete sud della Marmolada ha perso un po’ di quota, a causa del peso del carburante e dei passeggeri a bordo e forse il pilota si è spaventato credendo di non riuscire più a passare il costone, e i comandi non hanno risposto adeguatamente, e con tutta probabilità si immagina che abbia provato a virare di 180°, ritornando in direzione di Trento.

Nelle virate, purtroppo, si perde velocità, potenza e anche quota ed è finito a schiantarsi sulla sua sinistra, sotto la Forcella Marmolada.  La coda è rimasta intera, mentre il resto dell’aereo ha preso fuoco e il carburante altamente tossico ed infiammabile ha fatto si che nessun passeggero si potesse salvare.

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Pubblichiamo il video di un volo sulle Dolomiti con partenza e arrivo a Bolzano, simile a quello dell’avvenuta tragedia.

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