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Lo scioglimento del ghiacciaio della Marmolada ha fatto si che l’ordigno bellico inesploso riaffiorasse dal ghiaccio per poi rotolare a valle.
Se ne sono accorti oggi pomeriggio Maicol e Marco che stavano camminando in alta quota sul ghiacciaio della Marmolada , quando ad un certo punto hanno sentito un rumore e si sono accorti che qualcosa stava rotolando a pochi passi da loro.
Incuriositi, ma anche spaventati, rivolgendo lo sguardo verso l’oggetto misterioso si sono accorti che quella che a grande velocità gli era piombata quasi addosso era niente di meno che una bomba inesplosa!
Le alte temperature di questi giorni hanno sciolto parte del ghiacciaio e questa bomba, una granata italiana da mortaio 210/8 in acciaio del peso di circa 100kg che era rimasta li sotto ha iniziato a scivolare e rotolare sul ghiaccio. Sul posto sono giunti poi gli artificieri.
Il ghiacciaio della Marmolada si ritira. Mese dopo mese, anno dopo anno. Soprattutto dopo inverni come quello appena trascorso. Dai ghiacci esce di tutto. Il filo spinato della Grande Guerra, i resti delle baracche in legno con tanto di rifiuti, ma anche vecchie lattine di birra, scheletri di antichi impianti di risalita smaltiti nei crepacci.
Il ghiaccio della Marmolada si ritira e la coperta bianca sempre più corta, in 100 anni il ghiacciaio perenne è passato dai 420 a 214 ettari, lascia affiorare nuovi ‘tesori’ dormienti e protetti da oltre un secolo dalla coltre bianca. Sono i resti della residenza attorno ai tremila metri dei militari che hanno sfidato, spesso perdendo, la morte durante la Grande Guerra. Gavette, posate, scarponi, reticolati, bombe, fucili e baionette oggetti oggi ricoperti di ruggine e persino un vecchio forte.