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«Per noi – spiega pacatamente papà Gino – il quarto posto è una bella notizia dopo un periodo difficile che ha visto anche la morte della nonna. Il piazzamento di sabato testimonia che Stefano può fare molto, ma soprattutto, e lo dico con l’orgoglio di genitore, ha meritato la fiducia che i tecnici avevano riposto in lui». Papà Gino ha seguito con occhio esperto le evoluzioni di Stefano tra i paletti predisposti dal vecchio Kostelic, un tracciato aritmico, insidioso, arzigogolato che ha fatto vedere i sorci verdi a parecchi concorrenti. «Ha superato bene il tranello sistemato in maniera inopportuna da Ante Kostelic – spiega – ma è nella seconda parte della gara l’ho visto rallentare. Probabilmente avevo speso tutte le sue energie all’inizio della discesa e gli è mancata la spinta per portarlo sul podio».