Questo articolo è già stato letto 1586 volte!
L’ASAT del Trentino e la Sezione Centro Fassa dicono no a nuove tasse. «Balzelli insopportabili per le aziende alberghiere con bilanci sofferenti, spesso costrette a ricorrere, tra molte difficoltà, alla moratoria dei mutui» ha detto Celestino Lasagna nella sua relazione introduttiva. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente provinciale Luca Libardi che parla di «errore strategico e di merito». Le motivazioni sono presto dette. In Italia la tassazione ha raggiunto i livelli più alti d’ Europa sia per le imprese sia per i cittadini. Le recenti manovre di riassetto dei conti pubblici hanno peggiorato la situazione economica. Inoltre c’è da considerare il continuo aumento dei costi energetici, dell’acqua e dei prodotti alimentari.«Tutto questo – ha continuato Lasagna – ha ridotto pesantemente i margini di ricavo delle imprese e allo stesso modo ha ridimensionato in modo drastico la capacità di spesa delle famiglie italiane». Ma la posizione degli albergatori non è unanime e anche i sindaci sono possibilisti. Insomma si è riproposto la divaricazione già vissuta tra la Ual, (Unione autonomista ladina) che si era schierata a favore nettamente contestata però dall’Associazione Fassa.