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La recessione morde. Il potere d’acquisto diminuisce.Le fabbriche chiudono. La cassa integrazione dilaga e i licenziamenti incombono. Tutto vero nell’economia di città. Nelle zone di turismo è tutta un’altra cosa. Per ora la lebbra delle recessione non lambisce la montagna. Un pienone così non si era mai visto in Fassa. Tra Natale e la Befana non c’era un letto disponibile, neanche pagarlo a peso d’oro. Il numero delle auto incolonnate sulla Statale 48 delle Dolomiti è stata la misura immediata del tutto esaurito prima delle conferme, snocciolate fra qualche mese, dal Servizio statistica della Provincia. Da valutazioni del tutto provvisorie l’incremento della vendita degli skipass segna un + 18%. Se si tiene conto che l’aumento applicato dagli impiantisti per la stagione sciistica 2008 – 2009 è del 4% si deduce che l’acquisto delle tessere, per l’accesso stagionale agli impianti, è cresciuto effettivamente del 14%. Un bel traguardo che dovrebbe far dimenticare i conti in rosso di diverse società.