Valle di Fassa. Attenti alla truffa del "tour operator"

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In gergo la chiamano la truffa del “tour operator” e colpisce prevalentemente il settore alberghiero. La Valle di Fassa, con il suo rosario di garnì, pensioni e hotel è una ghiotta preda, infatti qualche e -mail truffaldina è già arrivata senza però creare danni. Il meccanismo è semplice. Il truffatore contatta via mail un albergatore chiedendo la disponibilità di un certo numero di camere per alcuni giorni. Simulando di essere un piccolo tour operator straniero, spesso dell’Europa dell’Est, chiede il listino prezzi per una settimana bianca e il massimo sconto praticabile. Il titolare dell’hotel comunica il listino prezzi e la sua offerta. In risposta il finto operatore turistico scrive che l’affare è fatto e che la cifra non scontata può essere il punto di partenza per un ottimo business. Lui farà credere ai suoi clienti che la cifra da pagare per un soggiorno nelle Dolomiti corrisponde all’importo intero mentre la differenza con il costo scontato sarà diviso, in maniera uguale, tra albergatore e tour operator. Affare fatto. Il truffatore spedisce per corriere espresso un assegno bancario come caparra per l’importo intero e chiede che la cifra a lui spettante gli venga inviata tramite Western Union o Money Gram. L’albergatore versa l’assegno sul suo conto e ritira la somma destinata al suo amico tour operator. Il giorno fissato per l’arrivo della comitiva è un momento triste. Nessuno si presenta e il telefono del tour oprerator squilla a vuoto. La consolazione di aver comunque incassato del denaro dura poco. Il direttore della banca comunica che l’assegno risulta falso quindi l’accredito è annullato.Albergatore avvisato …..