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No alla ventilata chiusura del vivaio forestale di Masi – Cavalese. L’amministrazione comunale di Moena è sconcertata davanti alla possibile soppressione. «Si tratta – spiega l’assessore alla foreste di Moena Mauro Degiampietro – di una unità produttiva che ha contribuito nel corso di decenni a migliorare la qualità delle nostre foreste, a offrire loro maggiore stabilità e a diminuire il rischio idrogeologico dei versasti più ripidi. E’ poi una struttura che ci viene invidiata in tutta Italia: per come viene gestita, per la fertilità dei suolo, per la capacità di produrre specie tra loro diversissime, sia conifere che latifoglie». Oltre a tutto questo il vivaio permette occupazione stabile e stagionale di manodopera femminile e permettendo la crescita di alti profili professionali e di rare specializzazioni». Tutti i comuni delle valli di Fiemme e Fassa hanno usufruito negli anni dei prodotti offerti dal vivaio ma anche privati sono ricorsi spesso a questo servizio. «Sarebbe veramente una scelta infelice – continua l’assessore – costringere le amministrazioni a rifornirsi di piante presso privati, o farle giungere da altre lontane vallate trentine o toscane. Sono certo che la sensibilità degli amministratori provinciali porterà alla revoca di una simile decisione. L’amministrazione comunale di Moena non può che schierarsi in modo deciso e fermo nella difesa delle attuali potenzialità produttive dei vivaio delle valli dell’Avisio auspicando per il futuro che simili decisioni vengano discusse preventivamente con gli enti locali interessati e con i dirigenti del Servizio Foreste».