Pedaggi sui passi dolomitici. Dite la vostra!

Da il 24 giugno 2009
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Bolzano spinge, Trento e Belluno frenano. Il tema del pedaggi sui passi dolomitici tiene banco ogni inizio stagione estiva.

Puntualmente il governatore dell’Alto Adige Luis Durnwalder annuncia la volontà di introdurre un “tiket” a partire dal 2010. Il danaro incassato sarà utilizzato per migliorare le infrastrutture stradali interessate. Tui cosa ne pensi? Lascia un commento. Da tempo, come è noto, la Provincia di Bolzano preme per regolamentare il traffico sui passi dolomitici. Dal 2006 ha introdotto un pedaggio sul passo Rombo con l’intenzione di “estendere” tale misura anche sul Sella, Gardena e Campolongo.

Un indirizzo contestato dalle Province di Trento e Belluno che prendono tempo. Sul versante altoatesino invece il temporeggiare degli amici trentini e veneti viene interpretato come incapacità di formulare una scelta per paura delle critiche degli operatori che vivono sul transito. In effetti si è già costituito il comitato per la salvaguardia dei passi dolomitici, che raccoglie titolari di attività economiche timorosi di vedere ridimensionato il loro fatturato.

Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Frena, segretario del PD dell’Alto Adige che reputa i passi dolomitici snodi nevralgici su cui si regge l’economia delle valli ladine delle province di Bolzano, Trento e Belluno. L’imposizione di un pedaggio quindi metterebbe a repentaglio le attività turistiche, soprattutto delle zone più deboli, e non risolverebbe il problemi di viabilità.

Per il segretario del PD i disagi si presentano per un periodo estivo limitato e potrebbero essere risolti con altre misure di prevenzione del traffico, per esempio con il potenziamento del servizio pubblico per i turisti. Gli ambientalisti sono in linea di principio favorevoli all’introduzione di un “freno” al traffico privato sui passi ma col vincolo che il gettito non serva a “ far cassa” sotto le mentite spoglie di una falsa ecologia. Il traffico dovrebbe essere quindi limitato per il tempo necessario a reperire le risorse utili a realizzare interventi stabili di mobilità e accoglienza che consentano una maggior tutela ambientale, soprattutto come cambiamento al tipo di mobilità.

Un approccio quindi sfaccettato che certo non aiuta a fare sintesi. Per ora si naviga a vista tenendo conto che le strade che attraversano i passi dolomitici sono di competenza di tre Province diverse, appunto Trento, Bolzano e Belluno, ed è quindi necessario un coordinamento per la gestione del traffico sia in termini generali che in occasione di eventi.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

Un Commento

  1. gianni

    24 giugno 2009 at 09:07

    Alla provincia di Bolzano vengono già assegnate abbondanti sovvenzioni per la tutela del proprio territorio. Anzichè chiederne altre, sarebbe opportuno che ne spenda un pò di quelle che già riceve per una campagna di educazione rivolta sia ai turisti che ai residenti, per sensibilizzarli ad un maggior rispetto della natura.

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