Paolo Brosio al cospetto del Cristo Pensante

Da il 29 giugno 2010

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cristopensante.JPGE’ arrivato da Forte dei Marmi con un pullman di fedeli, puntuale all’appuntamento che aveva preso all’inizio del mese. Paolo Brosio, ex star dello spettacolo e oggi totalmente conquistato dalla causa di Cristo, non si è lasciato intimidire dall’aria frizzante che spirava sul passo e si è incamminato sulla strada sterrata che porta a baita Cervino. Qui ha assistito alla Messa celebrata da don Diego, sacerdote brasiliano, da don Bruno Morandini, originario di Predazzo ma missionario in Brasile e da don Duccio Zeni di Primiero. Intanto molta gente (circa trecento persone ) si era radunata per salire sul monte Castellazzo al cospetto delle Pale di S. Martino, ma ancor più per sostare davanti alla statua del Cristo Pensante che si trova sulla vetta. La lunga catena di fedeli ha impiegato circa un’ora e mezza per salire lungo il sinuoso sentiero, reperto storico di una vecchia strada militare del primo conflitto mondiale. In vetta ancora un momento di preghiera dedicato a tutti i malati, specialmente ai bambini colpiti da tumore, con un rosario alternato da voci di giovani, di donne e di uomini. Poi Paolo Brosio ha ricordato la sua conversione e la particolare localizzazione del Cristo Pensante, che si trova inserita in una rete spirituale che lega Tonadico, dove sono nati i “Focolarini” di Chiara Lubich, con Capriana, paese della beata Meneghina e più in là con il santuario di Pietralba, luogo tradizionale di devozione. Ad accompagnare Paolo Brosio c’era Pino Dellasega, istruttore di Nordic Walking che ha avuto l’idea di realizzare questo luogo di spiritualità in quota. Il progetto originario era quella di riprendere una tradizione di fede polacca ma poi è diventato una proposta aperta agli uomini di ogni convinzione e di ogni fede. «Prima di tutto – spiega Pino Dellasega- la montagna è un luogo che educa alla fatica e al pensare. Chi sa leggerla e ascoltarla mentre percorre i sentieri ne trae grande insegnamento. Chi cammina ha la possibilità di pensare e di riflettere, di mettere da parte i pensieri negativi per lasciare lo spazio al sentire positivo. E tutto questo ci aiuta a costruire una realtà migliore e a fare unità». Nell’agosto del 2009 era stata sistemata sulla cima del Castellazzo la statua del Cristo Pensante, ricavata dallo scultore Paolo Lauton da un blocco di marmo bianco locale chiamato predazzite. Accanto una croce di ferro opera di Pierpaolo Dellantonio. Da quel giorno la vetta del Castellazzo è meta non solo di escursionisti ma anche di molti fedeli che si recano lassù per pregare. Il prossimo appuntamento è per fine giugno del 2011, quando Paolo Brosio tornerà in vetta visitando prima il mulino della Beata Meneghina, la Maria Domenica Lazzari di Capriana, il Santuario di Pietralba e Stava.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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