No alle richieste del Patt

Da il 11 febbraio 2011

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“Deplorevoli le richieste del Patt che tra le altre pretende l’assessorato ladino per la Dominici. L’assessorato regionale alle minoranze linguistiche spetta al consigliere ladino dell’UAL Luigi Chiocchetti in ragione degli accordi di inizio legislatura della coalizione di maggioranza : la staffetta avviene con il ladino altoatesino Florian Mussner”. Così scrive un duro comunicato dell’Unione Autonomista Ladina. E poi continua. “Stucchevoli le prese di posizione apparse sulla stampa di oggi del capogruppo autonomista in Consiglio provinciale Michele Dallapiccola secondo cui l’elezione del consigliere Bruno Dorigatti a Presidente del Consiglio provinciale di Trento (elezione prevista per il prossimo lunedì 14 febbraio) sarebbe, per quanto riguarda il Patt, subordinata all’ingresso nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale di un esponente del proprio partito (Mauro Ottobre) e all’assegnazione dell’assessorato regionale alle minoranze linguistiche a Caterina Dominici al posto del consigliere ladino Luigi Chiocchetti quando a fine maggio ci sarà la “staffetta” in giunta regionale.
A prescindere da ogni altra considerazione e commento, l’Ual rileva la scorrettezza politica di tale posizione assunta alla vigilia dell’elezione del presidente del consiglio provinciale: “mescolare”, in questa occasione, nomine all’interno del consiglio provinciale con ricambi nell’Ufficio di Presidenza del consiglio regionale e staffetta nella Giunta regionale significa ridurre tutto ad un gioco di incastri per l’occupazione di poltrone magari togliendole a chi spettano per accordi di coalizione.
L’Assessorato alle minoranze linguistiche in Giunta regionale spetta al consigliere ladino dell’Ual Luigi Chiocchetti in ragione degli accordi di inizio legislatura della coalizione di maggioranza : la staffetta avviene tra il ladino altoatesino Florian Mussner e il ladino trentino Luigi Chiocchetti.
Così come fa parte degli accordi della maggioranza di inizio legislatura che la Presidenza del consiglio provinciale sia assegnata ad un esponente del PD.
Che la consigliera Caterina Dominici del PATT abbia reso, in Regione, la dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico ladino per poter entrare in tal modo nell’ufficio di Presidenza, è affar suo  e che non riguarda la Ual, ma che soprattutto non autorizza affatto  il Patt a mettere in discussione gli accordi di inizio legislatura di cui l’assessorato  regionale alle minoranze linguistiche fa parte integrante. Minacciare di far mancare i voti alla elezione di Dorigatti alla
presidenza del consiglio subordinandola all’occupazione  di posti, frutto di accordi di inizio legislatura tra i partiti di maggioranza è non solo politicamente scorretto, ma anche  offensivo nei confronti delle minoranze legalmente riconosciute e del suo rappresentante legittimamente eletto.
La Ual non accetta nella maniera più assoluta di  fungere da vittima sacrificale o da ammortizzatore tra il PD ed il PATT, nella rivendicazione di posti di potere, rinunciando ad accordi  sottoscritti da tutta la maggioranza ed ancor meno a rappresentare all’interno del governo regionale le minoranze stesse.
A fronte di un posto che viene lasciato (dal consigliere Dorigatti) in Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, il Patt pretende di occupare due posti, uno in Ufficio di presidenza e uno in giunta regionale: un modo di interpretare e declinare in pratica accordi di coalizione all’insegna dell’ “appetito vien mangiando” e che l’Ual deplora e non condivide”.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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