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Come regalo di Natale la Fata, nonché perla delle Alpi, riceverà un maxi dono: il teatro di Navalge chiavi in mano. E’ questo l’annuncio del sindaco Riccardo Franceschetti al consiglio comunale riunito per discutere, tra i vari punti all’ordine del giorno, anche un’interpellanza formulata dal gruppo di minoranza “Il loto”. Il sindaco Franceschetti ha illustrato la serie di solleciti firmati e rimasti senza risposta. La prima missiva al Comun general per ottenere le garanzie sulla prosecuzione dei lavori del teatro è firmato il 7 settembre 2010. Il 25 ottobre seconda lettera a cui ha fatto seguito la proposta di una commissione d’inchiesta formulata dal gruppo di minoranza “Il loto”. Proposta poi trasformata in una lettera approvata, nella sua ultima versione, nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Il 3 febbraio l’amministrazione di Moena ha inviato un terzo invito. A seguito del protrarsi del silenzio da parte del Comun general è stata promossa, una decina di giorni fa, una riunione tra la giunta di Moena, il responsabile del procedimento amministrativo Bruno Sommariva, il progettista Carlo Gandini e la procuradora Cristina Donei. E proprio in questa occasione è emersa la data possibile della fine lavori. La conclusione del teatro di Navalge costituisce per l’amministrazione di Moena un grande traguardo ma anche un oneroso impegno finanziario. Già ora l’immobile, pur restando chiuso costa annualmente in energia e riscaldamento 140 mila euro. Quando entrerà in funzione le spese cresceranno. Non solo quindi un onore nel gestire una struttura così rilevante ma anche un onere che i più prudenti stimano intorno ai 500mila euro annui.