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Tra le ricerche più note, quella sull’Aquila di San Venceslao (che lo stesso religioso aveva per altro ricevuto quale onorificenza, dalle mani del sindaco Alberto Pacher, nel febbraio del 2000) e quella sui confini della Marmolada. Quest’ultima ha contribuito a mettere la parola fine a una disputa decennale con la provincia di Belluno. Padre Frumenzio Ghetta, al secolo Alberto Antonio Ghetta, era nato a Vigo di Fassa l’11 febbraio 1920, e dal 1966 addetto al Convento di S. Bernardino in Trento.
L’umiltà e la semplicità costituiscono la cifra interpretativa di questo frate, forse l’unico in grado di riconoscere e a leggere la scrittura di Bernardo Clesio e del cardinal Madruzzo. Con la sua vastissima produzione di studi e ricerche storiche sulla valle di Fassa ha saputo dar voce all’identità e alla cultura del popolo ladino, prima che queste avessero pubblico riconoscimento. Il funerale del sacerdote, giovedì alle 14.30 a Vigo di Fassa.