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Il Trentino turistico tiene, ma per le sfide future c’è bisogno di investire, accrescere la cultura di impresa e fare rete con il territorio che rimane la prima e insostituibile risorsa. Ma non solo. Tra le parole dei convenuti fanno capolino termini “immateriali” come «qualità emozionale dell’accoglienza», «identità», «paesaggio». Natale Rigotti, presidente dell’Asat (Associazione albergatori e imprese turistiche della provincia di Trento), si spinge ad affermare che «i dati sull’andamento stagionale non sono più l’unico metodo di giudizio del settore». Segno dei tempi, tempi di crisi, che fanno apprezzare gli elementi “antichi” dell’ospitalità tridentina fatta di schiettezza, serietà e attenzione. In questo modo gli operatori hanno “fidelizzato” il turista nostrano che arriva con moglie e figli o il cittadino che trova nel Trentino gli spazi ideali per una vacanza attiva legata alla pratica sportiva. I lavori della 64esima assemblea dell’Asat tenuta nel teatro Navalge di Moena, si è concentrata sul futuro turistico visto dagli albergatori attraverso una ricerca svolta da Umberto Martini, Fabio Sacco e Stefano Andreotti. «I dati emersi sono confortanti – ha spiegato Umberto Martini – e indicano che la categoria ha identificato delle scelte strategiche per il futuro». Appassionato l’intervento di Natale Rigotti che ha ricordato l’impegno dell’Asat nell’accrescere la cultura d’impresa e nel supportare le aziende. «Ci sono ancora condizioni oggettive, ha sottolineato, che mortificano la redditività come gli oneri tributari, gli adempimenti burocratici e gli stessi costi di produzione». Ha chiuso i lavori Tiziano Mellarini che ha puntato sul legame sport – turismo. Per questo dopo i Mondiali del 2013 e le Universiadi del 2017 si può credere anche alle Olimpiadi del 2026 quando Metroland sarà una realtà in grado di collegare ogni angolo del Trentino. Progetti che vanno molto in là nel tempo. Per intanto l’attenzione resta sulla nuova legge del settore che andrà in aula il prossimo giugno con la certezza che non c’è Trentino senza turismo.