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Cambia nome ma non la sostanza la rassegna culinaria promossa dai ristoranti Malga Panna, Fuciade, Tyrol e Foresta di Moena tra il 21 e il 26 di marzo. Dopo anni di ospitalità sotto la sigla di “A cena con Re Laurino” la qualità dei sapori proposta dagli chef Paolo Donei, Martino e Sergio Rossi, Michelangelo Croce, Riccardo Schacher e Massimo Sommariva prende la denominazione di “ A tavola con la Fata delle Dolomiti”. La storica cordata dei quattro ristoranti si presenta al pubblico con qualche novità: nuovi piatti e nuovi sapori scoperti o rivisitati con sapienza e fantasia. I quattro cuochi propongono tra i vari menu, accattivanti e ricchi di sapore, un punto fermo: il carosello di formaggi della Strada delle Dolomiti accompagnati da composte fatte in casa. E’ un elogio ai formaggi tradizionali ottenuti dalla qualità del latte prodotto nelle valli di Fiemme, Fassa e Primiero. In queste terre la tradizione casearia ha uno spessore secolare mentre oggi la moderna filiera produttiva, caratterizzata da una fitta rete di controlli che non ammettono errori, assicurano un elevato livello di qualità. E’ la prima volta che una risorsa locale viene integrata in maniera ufficiale in una rassegna culinaria. Un bell’esempio di sinergia tra territorio e buona cucina che da tempo viene sollecitata dagli esperti ma che passa a fatica nella quotidianità dell’accoglienza turistica. La snella brochure che pubblicizza l’evento è anche un ricettario. Ogni ristorante presenta una dettagliata ricetta di un piatto tradizionale. Così, oltre a gustare una cena con i fiocchi, è possibile provare a casa propria la preparazione del “zapolà da pom” (dolce alle mele), oppure la “supa rostida” (zuppa rustica con farina di grano rosolata). Un’alternativa è data dalla minestra di orzo con carne (orc da cèrn). Come torta perché non provare la “peta de lat vert (torta di colostro) che richiede però un ingrediente non facile da trovare. Si tratta infatti del primo latte prodotto dalla mucca per allevare il suo vitello.