Moena. Deroga sofferta in consiglio

Da il 30 giugno 2010

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mucchebis.JPGDeroga sofferta quella discussa e approvata dal consiglio comunale allo scoccare della mezzanotte. Il cammino della giunta Franceschetti si prevede tutto in salita visto che ogni atto passa sotto l’analisi puntigliosa del gruppo di minoranza “Il loto” rappresentato da Sonja Venturi e Claudio Chiocchetti. Il cuore della discussione riguardava la realizzazione di una nuova stalla in località “Stalon de le Sarcine” da parte dei fratelli Chiocchetti. Un’opera necessaria perché due giovani allevatori possano continuare con profitto la loro attività. L’iter burocratico era partito con fatica vista le aree possedute in quel luogo. Dopo una permuta con i terreni del Comune e la concessione, in extremis, dell’accesso su fondi di due parenti, il ponderoso dossier è arrivato sul tavolo del consiglio comunale per una seconda deroga. La prima riguardava il superamento dell’altezza del fabbricato rispetto ai parametri fissati dalla pianificazione urbanistica. Ora si trattava di decidere se approvare l’aumento dell’indice di densità edilizia da 0,05 metri cubi su metro quadrato a 0,0616. A prima vista sembra una quisquiglia, un piccolo aggiustamento di decimali. In pratica significa passare da una volumetria di 4324 metri cubi a 6059. La discussione è partita dal caso specifico per coinvolgere lo stesso statuto giuridico della deroga. Il consigliere Claudio Chiocchetti, in un’articolata disamina non ha risparmiato critiche all’operato della macchina comunale e della stessa giunta. «Devo constatare con rammarico – ha detto Claudio Chiocchetti – che gli uffici che hanno istituito la pratica e gli stessi organi politici che hanno proposto la delibera hanno ignorato i principi e gli indirizzi dettati dalla Giunta provinciale. Mancano infatti, puntuali e dettagliate motivazioni come richiesto dalla normativa. Per questo invito il consiglio comunale a valutare l’opportunità di ritirare la proposta di deliberazione per ripresentarla opportunamente corretta ed integrata alla prossima riunione del consiglio». La proposta è stata bloccata dai dieci “no” della maggioranza compatta nel ritenere l’atto proposto perfettamente legittimo. Nella successiva votazione la deroga è passata con dieci voti favorevoli, due contrari (gruppo “Il loto” e due astensioni (gruppo “Jent per Moena”). Sullo sfondo rimane il problema che periodicamente attanaglia il consiglio: andare oltre i limiti fissati dagli strumenti urbanistici. La legge infatti prevede che tale decisione sia eccezionale, richiami un interesse pubblico e non costituisca, di fatto, una prassi consolidata per eludere sistematicamente le regole della pianificazione territoriale da parte di intere categorie. Il sindaco Franceschetti ha richiamato la necessità che l’amministrazione comunale sia più rapida ed efficiente nel riprogrammare le regole di gestione del territorio davanti all’evoluzione continua delle tecniche costruttive. Quando questo non è possibile è necessario ricorrere forzatamente allo strumento della deroga facendosi carico delle esigenze vere della popolazione. Ha richiamato poi l’impegno della sua amministrazione nel sostenere il mondo contadino, ormai quasi cancellato dall’incalzare dell’economia turistica. In una interrogazione a risposta scritta il gruppo “Il loto” aveva chiesto poi l’attivazione del comitato di frazione per Forno di Moena in base a un preciso articolo del regolamento comunale. Inoltre, alla luce delle problematiche della frazione di Forno, della sua storia e del numero di censiti ivi residenti, Sonja Venturi ha invitato il sindaco a considerare la concreta possibilità di convocare una seduta all’anno del Consiglio Comunale nella frazione di Forno. La giunta Franceschetti si è detta disponibile a incontrare la popolazione di Forno lunedì 5 luglio a ore 20.30 presso la sala ex scuola.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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