Mobilità in Valle di Fassa, stiamo attenti a non perdere il Treno

Da il 19 agosto 2014
traffico fassa

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Domenica scorsa è stata davvero difficoltosa per gli spostamenti in auto in Valle di Fassa

Che si tratti di un evento sportivo, di un incidente stradale o di pure e semplice traffico determinato dalla stagionalità turistica, puntualmente in vari momenti dell’anno abbiamo la dimostrazione che il sistema di mobilità in Valle di Fassa è giunto al capolinea e che ogni momento di collasso di tale sistema rappresenta anche per l’economia del turismo un danno rilevante.

In valle di Fassa la mobilità su gomma non ha più futuro e l’unica opportunità è quella di offrire a residenti e turisti una via alternativa che è quella data dalla ferrovia.

Con la ferrovia si intende offrire in primis alla Valle di Fassa ed allo stesso tempo alle valli di Fiemme e Fassa una corsia preferenziale dedicata al trasporto pubblico . La scelta della mobilità su ferro ad oggi risulta essere quella più efficiente e la meno impattante.

Con sempre maggiore frequenza su quotidiani e periodici nazionale la mobilità su ferro per turismo appare negli articoli giornalistici .

Si tratta di un trend che sta crescendo a livello mondiale . In un articolo di Panorama del 30 luglio 2014 viene messo in risalto come dall’Africa all’Himalaya, dalla California all’Italia la tendenza è viaggiare lungo le strade ferrate come si se si intendesse vivere un film.

Le Dolomiti non possono perdere questa opportunità che ha un valore mondiale proprio in considerazione del riconoscimento da parte dell’UNESCO come patrimonio mondiale dell’Umanità

Nelle settimane scorse ho scritto all’Assessore Michele Dallapiccola per chiedere di essere ricevuto con le seguenti motivazioni

traffico fassa

“Egregio Assessore, 
 
la proposta di una ferrovia che colleghi Trento con le Valli di Cembra , Fiemme e Fassa propone alcune delle seguenti opportunità;
-          Favorire il mercato del lavoro di valle,
-          Integrazione con la mobilità ciclistica,
-          Treno come skibus di lunga percorrenza  la messa in rete degli impianti di Fiemme e Fassa,
-          Integrazione dell’offerta turistica delle valli con le città ad es. di Trento e Rovereto,
-          Riprogrammazione delle stagioni turistiche invernali ed estive e supporto alla destagionalizzazione e maggiori opportunità per attirare nuovi mercati del turismo
-          L’opportunità per impostare nuove offerte turistiche basate sulla mobilità dolce e sulle vacanze senza auto.

Lo stesso progetto del Treno del Gusto cui seguirà l’organizzazione del Festival Europeo del Gusto è la dimostrazione delle potenzialità e opportunità insite nella proposta ferroviaria delle Valli dell’Avisio.
Con la presente sono a chiedere di poterLa incontrare e riferire a riguardo del progetto ferroviario in oggetto e gli eventi ad esso collegati  “

La risposta che mi è pervenuta  è stata la seguente;

gentile sig. Girardi,
ci scusiamo per il tempo trascorso dal ricevimento della sua mail. In realtà in queste settimane abbiamo fatto una verifica di massima sulla sostenibilità della sua proposta presso l’assessorato di competenza. Ci viene riferito che, allo stato attuale, tale proposta risulta di difficile percorribilità.
Cordiali saluti

la Segreteria
__________________________

Dott. Michele Dallapiccola
Assessore all’Agricoltura, Foreste, Turismo, Promozione, Caccia e Pesca
Via Romagnosi, 9 – Centro Europa
38122 Trento
Tel. 0461-495929
Fax 0461-499264
e-mail: ass.aft@provincia.tn.it
pec: ass.aft@pec.provincia.tn.it

La mia risposta alla Segreteria è stata la seguente:

“Spett.le Segreteria dell’Assessore Dallapiccola,

prendo atto della  Vostra cortese comunicazione.

Non comprendere le future scelte in tema di turismo da una programmazione della mobilità quale è quella delle ferrovie di vallata è un grave errore.

La qualità dell’offerta turistica si giocherà sempre più sulla qualità dei trasporti ed essenzialmente sull’offerta di trasporto collettivo. E’ con una offerta di mobilità di questo tipo che il turismo potrà certificarsi anche sotto l’aspetto ambientale . Le Dolomiti hanno acquisito il riconoscimento UNESCO per la loto unicità, ma tale riconoscimento non è scontato. Dipende da come si dimostrerà alle prossime verifiche l’aver gestito il territorio di tale valenza. Sulla questione trasporti si gioca il futuro di tale riconoscimento . Ciò significa che in caso di perseveranza di tale situazione di caos sulle strade esso potrà essere revocato.

Sui trasporti si gioca infine la possibilità di una nuova pianificazione delle stagioni turistiche e ciò significa occupazione dei lavoratori.

Come dipendente sono attivo nel settore del turismo dal 1977 ed in questi ultimi decenni ho visto progressivamente ridursi le mensilità di impiego in questo settore.

Se il trend sarà questo, l’occupazione nel settore alberghiero non  sarà più un’opportunità per i trentini ,che come da anni a questa parte si dedicano ad altre attività che garantiscono maggiore garanzia occupazionale.

Questo a danno della professionalità che viene richiesta in questo settore.  “

La non “ percorribilità” di una richiesta di incontro attorno ad un tema che è strettamente pertinente al turismo mi lascia alquanto perplesso.

Ben diverso è l’approccio con la Provincia Autonoma di Bolzano con la quale nei prossimi giorni con gli Assessorati al Turismo e Trasporti  sono previsti degli incontri centrati sui futuri progetti ferroviari nelle Dolomiti e le proposte progettuali ferroviarie tra Svizzera e Dolomiti anche passando per il territorio sudtirolese.

L’invito che rivolgo alla Giunta provinciale di Trento è che le politiche che riguardano trasporti, turismo , ambiente, urbanistica , paesaggio siano parte di una unica strategia ben coordinata.

In questo ambito una politica dei trasporti all’avanguardia è vitale.

Cordialmente.  Massimo Girardi  Cell. 320.4039769

Presidente di Transdolomites

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Blogger di www.valledifassa.com www.valledifiemme.it e www.predazzoblog.it

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