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Ciononostante l’accumulo delle singole nevicate ha comunque raggiunto il metro e mezzo mentre l’acqua è stata misurata in 190 millimetri. E febbraio per ora promette ancora acqua e neve.
Preoccupati impiantisti e albergatori per il calo dei passaggi sulle piste da sci e delle presenze negli alberghi. «I dati di gennaio non sono ancora completi – spiega Andrea Weiss, direttore dell’Azienda di promozione turistica della Valle di Fassa – ma la contrazione dei passaggi sugli impianti a fune è già evidente. Stimiamo un vistoso calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La clientela italiana, è risaputo, è molto sensibile alle condizioni meteo avverse e anche i turisti con capacità di spesa hanno rinunciato alla sciata di fine settimana. I nostri ospiti, cechi, polacchi e russi – spiega Weiss – hanno cercato consolazione con le saune, i punti wellness degli hotel e il parco acquatico Dolaondes di Canazei. Pochissimi hanno sfidato le strade infide per raggiungere le vicine città di Bolzano e Trento».