Il Navalge di Moena sotto tiro

Da il 17 luglio 2009

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radunocassa.jpg«Navalge è uno spreco di denaro pubblico: è tempo che intervenga la Corte dei Conti». Alberto Felicetti, consigliere comprensoriale, riprende la battaglia sul teatro di Moena «monumento dell’inefficienza» come appunto lo definisce. In una interrogazione il rappresentante della minoranza consigliare del Comune di Moena, chiede a Leonardo Bernard, in qualità di presidente del Comprensorio ladino di Fassa, quali siano stati i passi concreti adottati dopo la presentazione, due anni fa (9 luglio 2007), di analoga interrogazione. Inoltre domanda di conoscere i tempi previsti perché la struttura di Navalge possa finalmente definirsi completata in tutte le sue componenti. Se poi esistessero responsabilità oggettive sul grave ritardo accumulato invita il presidente Bernard a rendere noto le cause accertate e i provvedimenti adottati o che si intende intraprendere, non ultima la richiesta d’intervento della Corte dei Conti. «Da anni – continua il consigliere Felicetti – lo scandalo è sotto gli occhi di tutti. Prima di tutto ci sono gli abitanti di Moena, ormai rassegnati a non veder mai più terminata l’opera. Poi i valligiani si chiedono perché siano state spese tante risorse per costruire una bruttura architettonica che ora viene lasciata senza impianti tecnologici e senza gli arredi necessari per svolgere degnamente il suo compito. Infine i turisti che frequentano la valle si interrogano sul perché quella struttura non viene opportunamente completata e valorizzata. Non basta infatti un utilizzo saltuario e precario come qualche mostra o iniziativa estemporanea, per nascondere l’inefficienza». Navalge è una voragine di soldi e un «calvario» di varianti. Il cantiere apre nel giugno 1997 quando la ditta Bonatti di Parma si aggiudica l’appalto. Primo stop nella primavera del 2000: la somma stanziata (quasi 18 miliardi di lire) è stata completamente prosciugata. Nel giugno del 2001 la giunta provinciale dà il via libera a un contributo integrativo di 15 miliardi e 795 milioni di lire.  La gara d’appalto nel giugno 2003 va deserta.  La contabilità è in disordine mentre il progettista Albert Colz, viene allontanato. La direzione dei lavori passa all’architetto Carlo Gandini.  Ripartono i cantieri e sembra che l’opera debba tagliare il sospirato traguardo nel 2006, poi si assicura che il 2007 sarà determinante, ma gli ultimi lavori non sono mai partiti. Dopo 5 varianti, altrettante proroghe e un doppio contributo per complessivi 33 miliardi e 347 milioni delle vecchie lire Navalge è un’incompiuta nonostante le risorse economiche siano ancora disponibili.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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