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Medil, il “Paradiso delle donne” torna a brillare. La piccola frazione di Moena, una manciata di case abbarbicate sulle pendici del Latemar, esce dal limbo dell’incuria. Un tempo dimora di soli uomini (di qui l’appellativo intrigante), oggi conta tre famiglie residenti. Non solo. Ora funziona la rete nera, le acque piovane sono incanalate. La montagna è trattenuta da nuovi muri di contenimento. L’acciottolato sconnesso e sgangherato è stato sostituito dalla pavimentazione in porfido. Anche la piccola costruzione che serviva a ferrare il bestiame è stata rinnovata. Poi c’è l’illuminazione pubblica. Di sera Medil assomiglia a una costellazione sullo sfondo del bosco nero. In occasione della festività di S. Anna, patrona della piccola chiesetta, sono stati inaugurati i lavori di ripristino svolti nello scorso autunno e in tarda primavera. «I progetti d’intervento – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Giancarlo Ramus – erano pronti da tempo ma non avevamo risorse disponibili. In aiuto sono arrivati i fondi anticongiunturali della Provincia che ci hanno permesso di aprire i cantieri». I lavori sono costati 420 mila euro di cui solo il 20% sono usciti dalle casse comunali. Anche i privati si sono dati da fare. Alcune case cadenti sono state ristrutturate, segno che è tornato l’interesse ad abitare in quota. Arrivare fino lassù non è uno scherzo, specie d’inverno. La strada di collegamento, piuttosto tortuosa, è aperta solo per i residenti. Notoriamente la via che conduce al Paradiso non è delle più agevoli.
antonella pattorei
25 maggio 2015 at 15:10
non so se ho letto male o se davvero c’è scritto che Medil è in Val di Fassa…a dire il vero fino a Moena è ancora Val di Fiemme…scusate la precisazione…