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L’anno nuovo porta un raggio di sole sulla viabilità della valle. La giunta provinciale chiude la lunga e complessa controversia che da tre anni bloccava i cantieri della ditta Collini, impegnata a realizzare la “bretella” di Vigo di Fassa. Lo fa con una delibera “pesante” di 530mila euro, somma necessaria non solo per acquisire le particelle fondiarie necessarie ma per indennizzare e rifondere le spese di giudizio sostenute da un gruppo di censiti. La storia di quei 525 metri di strada, di cui 100 in tunnel, è veramente tormentata. Da anni era in corso un dibattito per liberare il paese di Vigo dal flusso di autovetture che giornalmente transitano da e per il passo di Costalunga. L’amministrazione caldeggia la soluzione che taglia la famosa conca verde di Ciampian. Nel 2000 si costituisce spontaneamente il Comitato per Ciampian, un gruppo di residenti che tenta di aprire un dibattito per trovare formule alternative al progetto. Il confronto è aspro. C’è chi sostiene l’assurdità di una circonvallazione per Vigo vista la pregevolezza dell’area di Ciampia. Altri invece comprendono le esigenze di quella parte di paese che confida in un intervento stradale volto a togliere da Vigo il traffico di attraversamento. Con una raffica di ricorsi il Comitato di Ciampian mette alle corde la Provincia nel 2004 per la mancata valutazione d’impatto ambientale. Dopo un lungo braccio di ferro viene approvato il progetto attuale e i lavori sono appaltati alla ditta “ Collini impresa costruzioni spa”. Nel 2007 le maestranze picchettano il tracciato nonostante il ricorso pendente al Consiglio di Stato da parte di 14 cittadini. Iniziano i lavori che avrebbero dovuto concludersi per il Natale 2008. Ma con la neve arriva anche la sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione ai ricorrenti invitando la Provincia a riprendere una nuova trattativa con i proprietari dei fondi . E così la “bretella” di Vigo è rimasta per due anni una ferita slabbrata su un grande prato verde. Riapre solo il cantiere destinato alla costruzione del nuovo ponte sul Ruf de Pantl, nelle vicinanze dell’hotel Crescenzia, un’opera che si muove su terreno non conteso. Intanto la controversia tra Provincia e privati rischiava di avvitarsi in una sequela di corsi e ricorsi dall’esito incerto. Tra i privati ed ente pubblico emergono così prospettive conciliative che si concludono nella formulazione di una transazione che vede la partecipazione anche del comune di Vigo di Fassa e la Società “Collini Lavori s.p.a” (la nuova denominazione della ex società “Collini impresa costruzioni s.p.a.”). L’obiettivo è quello di estinguere ogni controversia pendente in modo che l’ente pubblico possa concludere l’opera. A loro volta ai privati viene riconosciuto il pagamento delle somme per indennizzi e spese di giudizio, per un totale complessivo di 530mila euro.