Questo articolo è già stato letto 65522 volte!
La struttura alberghiera era stata scelta per ospitare alcuni profughi, forse 30 o 40.
Una fiammata vicino all’ingresso, che ha provocato lievi danni, un vetro rotto, da cui è stato lanciato all’interno del liquido, forse benzina.
Ma senza ulteriori conseguenze. È accaduto la scorsa notte a Soraga, in Valle di Fassa, alla casa-albergo della cooperativa Kaleidoscopio e Casl e la fiammata è stata segnalata al 112 da dei vicini.
I carabinieri della compagnia di Cavalese, giunti sul posto, hanno verificato che il fuoco era stato appiccato con del liquido infiammabile e stanno procedendo per capire se il liquido all’interno fosse benzina, anche se fiamme lì non ce ne sono state.
Si tratta di un episodio di danneggiamento, che riguarda una delle strutture nelle quali il Trentino sta valutando la possibilità di ospitare dei profughi, ma al momento gli investigatori riferiscono di non avere elementi per determinare se l’episodio possa essere o meno collegato a questo o se si tratti di un atto di vandalismo del tutto slegato dalla questione.
Non sono state trovate infatti rivendicazioni dell’episodio sul posto, quali scritte, volantini o biglietti, né ne sono arrivate in seguito fino a stamattina.
I militari non ritengono dunque di avere elementi per formulare l’ipotesi di un danneggiamento per scoraggiare un possibile arrivo di migranti, ma nemmeno per escluderla.
Il pensiero del Sindaco di Soraga
La condanna del presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi
Il pensiero del Vescovo di Trento
«Siamo tutti chiamati, e lo ripeto in primo luogo alla comunità ecclesiale – prosegue l’arcivescovo – a restituire dignità e diritto di cittadinanza a questi nostri fratelli che pagano a caro prezzo l’iniquità di un contesto politico e socio-economico che li ha costretti a fuggire dalla loro terra.