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Erano passate da poco le 20 e 30 quando al ristorante Soldanella hanno sentito un forte e strano rumore; «Abbiamo pensato fosse un terremoto – hanno detto i proprietari dell’locale – ci siamo spaventati e alla fine abbiamo capito che il rumore era quello della frana che è arrivata fino al bordo della strada che dal paese porta alla Val San Nicolò. Per fortuna in quel momento non passava nessuno”.
Sono stati avvertiti da subito i soccorsi e già alle 6 e mezzo della mattina successiva è arrivato l’elicottero per compiere il sopralluogo nella zona.
«Siamo andati con il sindaco di Pozza Tullio Dellagiacoma, il geologo e anche i forestali – ci spiega il comandante dei Vigili del Fuoco di Pozza Andrea Winterle – sia in elicottero che a piedi e si è deciso per il momento, per la chiusura della strada al traffico. Abbiamo aperto una strada secondaria – continua Winterle – ma comunque il transito è concesso solo a macchine di servizio. La zona non è ancora fuori pericolo. La frana ha portato a valle due sassi di 4 metri cubi e ha abbattuto un centinaio di piante. Dal sopralluogo – spiega ancora il comandante – abbiamo appurato un possibile ulteriore distaccamento della roccia».
Oltre i lavori però i volontari con l’amministrazione e i tecnici incaricati si sono riuniti ieri pomeriggio per stabilire gli ulteriori provvedimenti per mettere in sicurezza l’intera zona sottoposta a pericolo.
Per il momento dunque la strada è chiusa creando così disagio anche per gli ambienti della zona. Il ristorante Soldanella è chiuso, ma il Camping e Ristorante Vidor invece sono aperti anche in questo periodo del fuori stagione. Priorità in ogni caso alla sicurezza delle persone e degli edifici. Dall’amministrazione comunale arrivano comunque rassicurazioni sui tempi brevi per la riapertura. http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/