Moena. Sepolture secondo regolamento

Da il 1 aprile 2010

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cimiteroneve.JPGLe tombe di famiglia sono un vero rompicapo; quel fazzoletto di terra infatti può diventare l’ultima frontiera di insolute liti famigliari. Ora nel complesso problema entra anche il Comune di Moena che ha varato, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il regolamento di Polizia mortuaria per i servizi funebri e cimiteriali. Con le nuove norme c’è qualche novità ma anche il rischio di perdere il posto “prenotato” all’ombra del campanile. Con la realizzazione dell’attuale cimitero negli anni ’30 (prima le inumazioni avvenivano nel terreno circostante la chiesa parrocchiale) diverse persone acquistarono tombe di famiglia lungo il perimetro del camposanto. Qui trovarono l’eterno riposo intere discendenze, tanto che oggi è quasi impossibile trovare lo spazio per altre inumazioni. Ma ora la faccenda si complica perché risulta difficile individuare il vero “proprietario” delle tombe. Prima di tutto è raro trovare un documento che accerti il diritto acquisito da una certa famiglia. Nemmeno il Comune conserva nel suo archivio tale documentazione. Ammesso poi che una famiglia sia stata tanto precisa e ordinata da conservare il titolo di proprietà, subentra un secondo problema. Col passare del tempo e la moltiplicazione degli eredi, chi effettivamente è titolare del diritto di essere sepolto in quel preciso luogo? Di qui nascono appunto i contrasti che agitano i parenti nel momento della dipartita di qualche caro. Con il nuovo regolamento il Comune di Moena ha adottato una sottile soluzione. La tomba di famiglia rimane alle persone che vantano la proprietà ancora per un arco di tempo di venti anni a titolo gratuito con la prescrizione che in questo periodo non venga mutata la condizione della tomba, cioè nessuno più venga sepolto. Se tale vincolo non è rispettato il Comune applicherà una tariffa (ancora da stabilire) alla persona che ne farà richiesta e in questo modo l’anagrafe comunale potrà individuare il vero proprietario della tomba. Trascorsi i venti anni le tombe di famiglia che non risultano appartenere a nessuno saranno aperte, le salme riesumate e il terreno predisposto per successive inumazioni.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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