Moena. Rientro a scuola col tempo prolungato

Da il 8 settembre 2010

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Piccola rivoluzione per i 106 giovani studenti, e le loro famiglie, nella scuola primaria di Moena. Quest’anno le lezioni non saranno diluite su sei giorni ma i bambini e le bambine frequenteranno le aule da lunedì a venerdì sia al mattino che il pomeriggio. Il sabato sarà giorno di vacanza per tutti, come il mercoledì pomeriggio. La scelta è arrivata dopo aver consultato tutte le famiglie, comprese quelle che hanno ancora i loro figli alla scuola materna. I genitori hanno la possibilità di scegliere tre offerte. La più completa contempla il rientro pomeridiano per quattro pomeriggi (lunedì, martedì, giovedì e venerdì). C’è chi potrà optare per tre pomeriggi oppure entrare nella fascia base con due soli rientri. Si tratta di un’offerta elastica per adeguare i tempi della scuola alle necessità delle famiglie. In effetti non si tratta di un tempo pieno tradizionale che prevede 40 ore di lezione settimanali ma una formula ridotta concentrata su cinque giorni e non più su sei. Solo nel plesso di Canazei, nell’alta Valle di Fassa, da anni funziona il tempo prolungato. Ora la dirigenza scolastica sta lavorando su aspetti organizzativi come il servizio trasporto per gli studenti che provengono dalle frazioni e la mensa scolastica che sarà servita nello spazio attrezzato della scuola. Il cambiamento è stato accolto con entusiasmo ma anche con riserve da parte di genitori e docenti. Bisognerà comunque aspettare i risultati del nuovo anno scolastico per tirare le conclusioni. In passato il tempo pieno ha riscosso un indubbio successo di pubblico ma anche di critica. Generalmente il tempo pieno viene liquidato con l’esigenza di una domanda sociale legata all’espansione dell’occupazione femminile. Sull’altro versante la scuola a tempo pieno si è dimostrata, dove ha funzionato, un ambiente didattico ricco di sollecitazioni operative (la scuola del fare e non solo del dire) e di forte interazione sociale con il territorio. Il problema più contingente rimane ora quello di reperire i docenti, specialmente quelli impegnati al sostegno di studenti in difficoltà. Come ogni anno le procedure per le assunzioni vanno a rilento e le scuole periferiche, come quelle di Fassa, rischiano di partire a ranghi ridotti.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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