Moena. Canori in mostra a Navalge

Da il 25 giugno 2010

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ritrattizanonercanori.jpgErmanno Zanoner, in arte Canori non è stato solo un valente musicista ma anche un acuto ritrattista. Ora i suoi disegni sono visibili in una mostra allestita prima nel foyer del teatro Navalge di Moena e, successivamente, presso la sede dell’Istituto culturale ladino. In occasione del centenario della nascita dell’autore, l’Istituto Culturale Ladino, grazie alla collaborazione di Federico Zanoner, nipote del Canori e curatore di questa esposizione, ha avviato un progetto di riordino e studio di un consistente nucleo di documenti inediti conservati a Genova dalla vedova dell’artista, Concetta Bevilacqua, integrato in seguito con altro materiale conservato a Bolzano dalla sorella Veronica Zanoner Piccoliori. Dall’analisi di questi materiali di diversa tipologia – disegni, lettere, fotografie, partiture, scritti lirici, taccuini, nastri audio – è emerso un elevato numero di ritratti che Canori realizzò tra gli anni 1947 e 1981 raffigurando in pratica un solo soggetto: volti. I disegni, principalmente su fogli formato album o in taccuini, raffigurano compaesani, sia moenesi che liguri, amici ed alunni, persone incontrate casualmente, artisti e intellettuali. La selezione, ospitata all’interno del teatro Navalge fino al 21 luglio (apertura dalle 17.00 alle 19.00 e dalle 21.00 alle 22.30) e in seguito portata presso l’Istituto Culturale Ladino (9 agosto – 3 settembre), si concentra sui ritratti eseguiti a Moena, facendo emergere un modo inedito con cui l’artista, accanto alla musica, ha espresso e consegnato alla storia la sua terra natale. L’esposizione intende pertanto intessere un dialogo con la comunità ladina e moenese in particolare che, riconoscendo in questi volti una parte della sua storia, potrà a sua volta tentare il recupero di altri disegni che il Canori lasciò a Moena.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

Un Commento

  1. cristina dellantonio

    3 luglio 2010 at 09:14

    Grazie Canori,
    oltre alle belle canzoni ci lasci una lezione estetica di grande semplicità, scegliendo soggetti prevalentemente locali e rappresentandoli con un tratto deciso. In sè, il disegno è una tecnica lontana dalla pittura ma in alcuni lavori, quelli con lo sfondo bianco, ti ci sei avvicinato con grande astuzia e contemporaneità.
    Consiglio a tutti i moenesi, giovani interessati all’ arte, ma anche agli anziani e non, la visita di questo “pezzo” di Moena che non c’è più ma che il Maestro ha reso immortale.

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