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Questo è il breve ma inteso racconto di Leo Cocciardi di Moena che di buon mattino si recava sul Piz Meda con alcuni compagni per censire i camosci. Giunti in prossimità della baita, abituale tappa per chi sale il Piz Meda, si sono trovati davanti ad una brutta sorpresa: La baita de Col de Sizer era completamente bruciata con il tetto in lamiera che ne ricopriva ancora le braci roventi. Davvero una brutta e amara sorpresa per tutti gli abitanti di Moena e per quanti frequentano la zona.
La baita era costruita lungo il sentiero che dai Ronchi di Moena porta sul Piz Meda a 1852 m. di quota. La Baita de Col apparteneva al Comune di Moena ed era la classica baita di montagna, rimasta intatta e inalterata dalla sua costruzione e che è servita da riparo e conforto a generazioni di sfalciatori, pastori, cacciatori e a gitanti vari.
Tutti coloro che vi passavano scrivevano due righe sul libro che c’era all’interno decantandone l’amenità del luogo. Tappa fondamentale per la dura salita sul Piz Meda dal versante San Pellegrino. Ritrovo dei cacciatori per il prozàit dopo la caccia, con un bel fuoco per scaldarsi e asciugarsi e tanti racconti.
Da oggi il Bait de Col de Sìzer non c’è più. Purtroppo il sospetto del dolo sembra più che fondato.