La "prima volta" del liceo di Pozza

Da il 24 giugno 2010

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liceopozza.JPGC’è trepidazione tra gli studenti del liceo scientifico di Pozza di Fassa alle prese con l’esame di maturità. Non sono solo le prove scritte a creare un po’ di agitazione ma la “prima volta” per la scuola fassana. Il liceo è nato infatti cinque anni fa da una scommessa piuttosto ardita giocata dall’allora “sorastant” Fortunato Bernard. «Siamo al termine di un percorso impegnativo iniziato cinque anni fa» spiega Cristina Donei, a cui è stata delegata la responsabilità funzionale della scuola. «Il liceo è a carattere scientifico ma con indirizzo linguistico. Oltre al percorso normale ci sono tre lingue straniere: inglese, tedesco e a scelta francese o spagnolo. Per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro degli studenti, che eventualmente non volessero proseguire in un percorso universitario, è stata data anche la possibilità di seguire lezioni di diritto ed economia. L’ottica che abbiamo seguito – continua Cristina Donei – non è stata solo propedeutica all’università ma anche quella di dare strumenti immediati per essere cittadini in Valle di Fassa. I ragazzi hanno raggiunto certificazioni linguistiche esterne in inglese e tedesco. Tre studentesse poi hanno seguito il quarto anno in un paese straniero. La classe, nei vari anni, ha frequentato settimane linguistiche in Germania, Spagna e Galles. C’è stata anche una visita alle strutture comunitarie di Bruxelles. Inoltre,nel corso del quarto anno, hanno seguito un corso legato ai fondi europei per un laboratorio d’impresa per la comunicazione e valutazione nel territorio della Valle di Fassa. In pratica hanno svolto attività di front office presso i vari uffici dell’Apt». La quinta classe di Pozza è composta solo da 13 elementi, in pratica costituiscono la “sintesi” di due gruppi di partenza su cui è scesa la falce della selezione. Il nuovo liceo quindi non si è dimostrato una strada di facile accesso come molti credevano o speravano. La classe è composta da 10 ragazze e 3 ragazzi, ulteriore dimostrazione che il futuro è donna. Sono sereni e scherzano. «Siamo osservati dal mondo intero» afferma Martina traducendo in allegria quella sottile tensione che stanno vivendo. Ma non solo loro. Anche i docenti, che hanno seguito l’avvio della nuova scuola, certamente “sentono” la responsabilità di questo percorso perché un processo di insegnamento – apprendimento si gioca per forza in due. La commissione è composta da tre docenti esterni (Italiano, Latino, Inglese, Storia e Filosofia) ed interni (Matematica, Fisica, Tedesco, Economia aziendale). Il commissario è, ovviamente, esterno.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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