E’ morto Luigi Pederiva, il pittore della luce

Da il 15 marzo 2013

Questo articolo è già stato letto 4038 volte!

E’ morto Luigi Pederiva, “Igi pitor” per i suoi concittadini. Aveva 98 anni (compiuti il 24 gennaio) e si è spento nella sua casa che guarda il Catinaccio. Pittore neo impressionista di talento e molto prolifico aveva eletto la natura come soggetto primario delle sue tele, da tempo esposte in musei di mezzo mondo.Luigi Pederiva iniziò la sua carriera come garzone a Merano, in una bottega di decoratori e pittori. Successivamente frequentò per tre anni la Scuola d’Arte di Pozza di Fassa dove ebbe la fortuna di incontrare Bruno Colorio, che lo incoraggiò a continuare su questa strada. Affascinato e ispirato dalla pittura impressionista, Luigi Pederiva cercava gli angoli più reconditi e appartati per ritrarre i colori del paesaggio con il cavalletto in spalla, nella vera tradizione dei pittori “en plein air”. «Sempre in piedi, mai seduto – sottolineava Igi – perché davanti al Creatore, il più grande artista del mondo, ci vuole rispetto».

Con piacere pubblico un ricordo dell’amico Stefano Dell’antonio
A 98 anni giusti, mentre una timida primavera guarda da lontano la terra di Fassa, in silenzio, tra le mani della figlia più giovane, Luigi Pederiva “L Pitor”, ha intrapreso un nuovo viaggio alla ricerca di altra luce e altri colori. Nato a Soraga, allora terra austriaca – come amava ricordare – e cresciuto tra campi e prati di montagna, Igi ha vissuto numerosi cambiamenti storici e sociali che hanno trasformato radicalmente il suo habitat culturale e artistico portandolo, in quasi 100 anni, a conoscere, capire ed affrontare tutti i pieni e i vuoti della vita e dell’esistenza. Da quando la madre lo portò a bottega dai primi Maestri Pittori ad oggi, Igi ha prodotto oltre 5.000 lavori, per lo più paesaggi dolomitici ma anche gondole e palazzi frutto dei suoi numerosi viaggi di lavoro e soggiorni passati a Venezia e sul mare circostante.
I suoi quadri sono esposti in importanti gallerie d’arte, musei e case di ogni continente e i premi e i riconoscimenti avuti non si contano più. A Soraga e in Val di Fassa le opere di Igi sono presenti quasi in ogni casa e la Associazione culturale PedeART, nata dalla sensibilità artistica che ruota attorno alla figura del Pitor, promuove e valorizza l’arte pittorica nel segno di un esempio affidabile e stimolante.

Da ieri Igi ha cambiato casa, la sua pittura ora è e sarà luce buona e silenziosa, scorcio di tratti e pennellate di ieri per sguardi e stupori di oggi e di domani. Sarà ricordo e racconti, impressionismo dolomitico come sentiero da seguire e da conoscere, da passare ad altri, da tenere per sempre dentro di noi.
“I colori sono 3 – diceva Igi – il resto è tutto un caleidoscopio…” ed ora anche noi che lo ricordiamo e lo guardiamo nelle nostre case siamo in 3: c’è il suo quadro, fresco e luminoso, la sua firma, lui che rimane con noi, un io o noi che guardiamo sensazioni solo buone e colorate. Così anche ora, adesso, nelle nostre case anche noi, da qualche parte e da più parti siamo in 3. Il resto è e rimane ancora e sempre… tutto un caleidoscopio… . Grazie Igi, Talpai per dut l bel e l bon che te n’ès dat e lascià.

Stefano Dell’Antonio

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

Commenta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito. Ulteriori informazioni | Chiudi