Celebrati a Moena i funerali di don Giovanni Battista Chiocchetti

Da il 3 febbraio 2009

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funeraleparroco.jpgLa comunità religiosa e civile della Valle di Fassa ha dato l’ultimo saluto a don Giovanni Battista Chiocchetti, sacerdote. Moltissimi i confratelli, sindaci, parrocchiani, amici presenti al solenne commiato celebrato dal vescovo Luigi Bressan. Un riconoscimento per un uomo semplice che ha servito fedelmente le popolazioni che gli erano state affidate. Aveva iniziato nel 1950 a Terragnolo, poi si era spostato, come curato a Riveda. Il primo incarico di parroco lo ha ricevuto a Lisignago, poi è stato a Capriana, Varena e quindi a Soraga. E’ proprio in questa parrocchia, dove è rimasto per 14 anni, che aveva stretto profondi legami di amicizia. Purtroppo nel 2005 problemi di salute lo hanno costretto al ritiro nella natia Someda, frazione di Moena. «Un manciata di case sotto la montagna – ha ricordato nell’omelia il decano di Fassa don Giuseppe Da Prà – che però ha dato nell’ultimo secolo ben dodici vocazioni. Vogliamo in questa occasione – ha proseguito il sacerdote – fare memoria, non esaltare, un uomo giusto che si è speso sempre per il prossimo ». La vita di don Giovanni Battista Chiocchetti, per chi lo ha conosciuto bene, è stata semplice ma avventurosa. «Era un parroco – ha continuato il decano – che lasciava sempre aperta la porta della canonica perché chiunque avesse una necessità potesse trovare in lui un aiuto. Di carattere aperto, allegro era pronto a dare una mano, a correre se c’era un malato o una partoriente in difficoltà. Si faceva carico dei problemi della sua gente e alcuni paesi hanno avuto la prima linea telefonica proprio grazie al suo interessamento. Aveva una particolare attenzione per laici a cui chiedeva di condividere, non da subalterni, le problematiche della parrocchia». Il decano Giuseppe Da Prà ha confermato poi l’apertura al mondo di don Giovanni Battista, che amava definirsi “cristiano, sacerdote e missionario”, benché non fosse mai stato inviato in terre lontane. Era missionario per la sua sensibilità verso i confratelli che avevano scelto di operare in luoghi distanti dal Trentino. Molti hanno trovato in don Giovanni Battista Chiocchetti un generoso e costante punto di riferimento. Lui stesso si era recato in India, Cile, Brasile, Argentina a trovare e a sostenere i confratelli che agivano in prima linea. Il vescovo di Trento Luigi Bressan, ha sottolineato la forza con cui ha affrontato la malattia, «Nonostante la quasi totale cecità, accoglieva sempre gli amici e i confratelli con gioia e tanta serenità». Al termine della cerimonia funebre la cassa in legno chiaro coperta da un cuscino di fiori è stata calata nella cripta che raccoglie i numerosi religiosi che nel tempo hanno onorato Moena con il loro servizio.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

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