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Stavo facendo un giro in bicicletta, quando mi è capitato di passare davanti ad una macchina ferma in mezzo ad una stradina; vicino alla macchina c’era un uomo che discuteva pesantemente con una ragazza… ho così deciso di fermarmi un paio di metri più avanti per vedere se la discussione sarebbe potuta peggiorare. L’ uomo (se così si può definire) ha cominciato a mettere le mani addosso alla ragazza pesantemente a spintonarla e insultarla. In quel momento mi sono sentita quasi responsabile della vita e della dignità di quella ragazza.
Ho voluto rischiare tutto e andare li da loro pur non conoscendo quale sarebbe potuta essere la reazione dell’ uomo.
Ho preso la ragazza per mano e ho chiesto all’uomo se ci fosse qualche problema e ho spiegato tranquillamente che avevo visto tutta la scena. La reazione dell’uomo, tra l’altro molto strana, è stata salire velocemente in macchina e scappare.
Mi sono seduta con la ragazza l’ho tranquillizzata e le ho chiesto se aveva bisogno di qualcosa.
Ho raccontato tutto questo per dirvi che ho capito che sono molte le atrocità nel mondo e moltissimi i pericoli. Ma di una cosa sono certa: il male peggiore è l’indifferenza.
Mi è stato detto che ho fatto male a intervenire, che dovevo farmi i fatti miei. Ma come si fa a rimanere indifferenti davanti a scene del genere? Davanti a due occhi terrorizzati di una ragazza che singhiozza? Siamo tutti figli dello stesso mondo e bisogna aiutarsi e intervenire davanti a scene di questo genere, soprattutto davanti ad un uomo che mette le mani addosso ad una donna.
“Solo un piccolo uomo usa la violenza sulle donne per sentirsi grande”.
Elena Favè
Le scarpe rosse sono ormai diventate l’emblema internazionale della lotta contro il “femminicidio”