Da il 11 aprile 2009

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La circonvallazione di Moena è realtà. Ieri è stata aperto il secondo tratto della strada che scavalca l’abitato di Moena. Inizialmente era stata prevista una cerimonia inaugurale alle 11 del mattino, spostata poi alle ore 17. Infine è stato cancellato ogni festeggiamento in ossequio alla giornata di lutto nazionale proclamato per ricordare le vittime del terremoto nel territorio aquilano. Si conclude così un lavoro imponente atteso dai cittadini di Moena e dai frequentatori della valle che ben conoscono le lunghe code che si formano in periodo di afflusso turistico. La circonvallazione di Moena ha una storia tormentata. Il primo incarico progettuale fu affidato nel 1988 all’ingegnere Giovanni Da Rios di Milano. La sua proposta prevedeva a grandi linee la soluzione attuale. Costo previsto a quel tempo: 25 miliardi di lire. Non fu facile passare dagli elaborati cartacei ai cantieri a causa di un lungo contenzioso tra Provincia e progettista, contenzioso concluso solo nelle aule di un tribunale. Il via dei lavori nel maggio 2003, quando iniziò a operare la cordata di ditte che si era aggiudicato l’appalto dal valore di 53 milioni di euro. Le maestranze del Consorzio cooperative costruzioni di Modena, Oberosler di Bolzano e Codelfa di Tortona affrontarono con le ruspe la montagna che si dimostrò subito infida. Le maggiori difficoltà le incontrò però la società Internazionale gallerie di Napoli, impresa subappaltatrice, che aveva il compito di scavare una galleria di quasi mille metri sotto l’abitato di Someda. Nell’aprile 2006, nella fase iniziale di scavo, crollò parte della volta. Seguirono poi altri problemi legati ai mezzi utilizzati e alle condizioni di sicurezza del cantiere. Infine arrivò la rinuncia con l’assegnazione successiva dei lavori alla ditta Collini unitamente alla Elef di Vicenza. L’avvicendamento fu senz’altro positivo. I lavori ripresero con lena fino al 5 luglio 2008 quando una tremenda esplosione causata da un detonatore «dimenticato» in un mucchio di esplosivo svegliò di soprassalto l’intero paese. Nel bilancio finale solo danni materiali ad alcune case e alberghi nel raggio di 500 metri. Enorme invece lo spavento tra residenti e turisti. Il 14 luglio scorso il primo taglio del nastro in una mattinata poiovosa che apriva alle auto un tratto di quasi due chilometri, dalla rotonda sud al bivio per il passo S. Pellegrino. Mancava all’appello ancora la galleria di Someda il cui ultimo diaframma crollava il 30 ottobre. Per tutto l’inverno le maestranze hanno lavorato duro, in una gara contro il tempo per la concludere i lavori. Se le principali opere sono completate (tre rotatorie, una galleria lunga poco più di mille metri, un ponte sul torrente Avisio, uno sul Rio S. Pellegrino, un viadotto e due gallerie artificiali per complessivi 475 metri) mancano ancora delle rifiniture. La circonvallazione di Moena è lunga 3.953 metri di cui la metà corre in galleria e dovrebbe costare ( si attendono i dati definitivi) 77 milioni di euro (comprese le somme destinate agli espropri). Il punto di forza dell’opera sta nel superare l’abitato di Moena in un quadro geologico complesso e fragile. Progettisti e imprese hanno dovuto affrontare sfide importanti. Rimane comunque una ferita indelebile nel territorio nonostante la realizzazione di gallerie. Ora bisognerà valutare l’utilità dell’opera sul traffico interno e l’impatto che avrà sulla viabilità degli altri paesi di Fassa.

About Gilberto Bonani

Corrispondente giornali Trentino, Vita Trentina e Avisio

Un Commento

  1. maurizio

    14 aprile 2009 at 14:31

    Bene, finalmente è finito l’incubo dell’attraversamento del centro di Moena..
    ma… ero in valle per le vacanze Pasquali e con la Fam. mi sono recato a sciare in Valle, A Canazei dovete sapere che i bagni della cabinovia sono riservati ai soli cliente, mia moglie è stat mandata VIA a malo modo e invitata ad andare da altre parti a fare pipì!!! ( bell’esempio di disponibilità) infine le piste vuote e gli impianti non tutti aperti ( Il collegamento con Falcade dal Lusia CHIUSO ) ma nessuna promozione del fine stagione e nessun vantaggio per i pochi clienti…Spero che il consorzio si ravveda e pensi a politiche familiari più incisive e meglio formulate e non solo pensare a SPENNARE il cliente perchè il bello deve venire…!!!
    un pò di crisi forse farà bene anche al Superskydolomiti!!!
    mi auguro di poter tornare perchè la valle è proprio bella ma oggi altre località affrono molto di più e a meno:
    e altri mie colleghi la pensano così e l’anno prossimo lascieranno la valle.
    meditate gente meditate….

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